
“SURPLUSE” E’ IL NUOVO BRAND GENOVESE DEL RIUSO E DEL RIPARO
AMIU ha inaugurato oggi il primo centro Surpluse, rete di luoghi dove i cittadini possono portare i loro mobili e piccoli oggetti per donarli oppure farli riparare, ma dove possono anche acquistare oggetti di seconda mano e dare loro nuova vita.
Il primo centro Surpluse è in un locale di proprietà di AMIU, in via Coronata 38 r, 50 metri quadrati dove si concentrano design di alta qualità, cura dei beni comuni e cittadinanza attiva. Il nome “Surpluse” deriva dall’unione delle parole Surplus+use, ed è nato insieme al brand e all’immagine coordinata, nel contesto di un concorso tra gli studenti del corso di Design della facoltà di Architettura di Genova.
Il centro è gestito con lo strumento di amministrazione condivisa chiamato “Patto di Collaborazione” per la prima volta firmato a tre mani con: AMIU, Municipio Medio Ponente e un pool di associazioni come gli Amici di Coronata, ARCI ragazzi APS, Associazione Pro Loco Cornigliano.
Il Centro Small “Surpluse” di via Coronata 38 r sarà aperto dal lunedì al mercoledì dalle ore 15.30 alle ore 18.00
Gli arredi in legno riciclato, che è stato messo a disposizione da AMIU, sono stati realizzati dal centro di educazione al Lavoro Lab 85, su progetto del Dipartimento di Architettura dell’Università di Genova.
Attraverso i centri del riuso e del riparo Surpluse vogliamo promuovere la prevenzione della produzione di rifiuti, allungando la vita degli oggetti, prima regola dell’economia circolare. Quello di Coronata è il primo ma abbiamo già messo in rete altri luoghi del riuso e vogliamo creare una rete ampia a servizio dei cittadini – spiega Tiziana Merlino, direttore generale AMIU- Questo è il primo passo del progetto complesso e articolato che ha messo in collaborazione diversi soggetti, in cui si prevede la diffusione di una rete di riuso e riparo “diffuso”».
Questi centri avranno – a seconda delle dimensioni- diverse taglie e saranno identificabili da diversi colori: “small” (azzurro), “medium” (rosso magenta) e “large” (viola); quello di Coronata appartiene alla prima ‘taglia’, il logo che identifica l’attività è stato creato con l’intento di dare vita ad una sorta di ‘franchising’ per diffondere in tutti i quartieri una cultura del riuso e del riutilizzo degli oggetti.
«Entro il 2030, dobbiamo ridurre in modo sostanziale la produzione di rifiuti attraverso la prevenzione, la riduzione, il riciclo e il riutilizzo, questo è l’obiettivo 12 dell’Agenda 2030. Per questo ci stiamo attivando per rendere i cittadini attori principali di questo processo, dando loro gli strumenti per orientare le loro azioni verso l’economia circolare. Se riutilizzare è facile, avremo più cittadini che collaborano» commenta Matteo Campora, assessore all’ambiente del Comune di Genova.